Le aziende oggi affrontano una varietà di rischi che spaziano da quelli operativi e di business continuity a quelli reputazionali, in ambito ESG, compliance e tipicamente legati al digitale. A queste diverse matrici di rischio, si aggiungono la complessità di un mondo sempre più interconnesso e l’operatività su mercati diversi, gestendo dinamiche in continuo cambiamento.
In questo scenario, l’adozione dell’AI può fare la differenza. La capacità di identificare tempestivamente i segnali deboli, attraverso un efficace monitoraggio del mercato e della galassia dei fornitori, consente infatti di intervenire rapidamente, anticipando i rischi per proteggere il proprio vantaggio competitivo.
Il modello Risk Orchestrator proposto da EY rappresenta un esempio concreto di come oggi, grazie alle potenzialità dell’AI, sia già possibile gestire i rischi in tempo reale. In modo integrato rispetto ai processi di business, l’AI consente alle organizzazioni di sviluppare la capacità di orchestrazione dei rischi, operando in modo più efficiente, riducendo i costi e migliorando la velocità e l’accuratezza nell’individuazione dei problemi.
Daniele Cipolletti, Director Risk Consulting, EY: “Abbiamo scelto di collaborare con expert.ai perché, scandagliato il mercato, riteniamo siano un partner affidabile nello sviluppo di ecosistemi bespoke. Abbiamo molto apprezzato la capacità di customizzazione e di configurare funzioni adatte alla specifica esigenza dei nostri clienti. La capacità di architettare assieme a noi soluzioni che integrano database esterni, fonti esterne e attivano processi integrati a quelli dell’azienda l’abbiamo ritenuta una qualità; quindi, flessibilità, capacità di customizzazione e di co-generazione, e co-design di quella che è la soluzione.”
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